ex Chiesa di San Francesco "ai Cappuccini"


La chiesa e il convento dei Padri Minori Cappuccini furono fondati con grande solennità il giorno 16 agosto 1608,
con benedizione e posa della prima pietra. Nonostante le difficoltà dovute alla lentezza della costruzione, i frati riuscirono da subito ad integrarsi efficacemente nella comunità castellazzese, svolgendo opera di assistenza ai cittadini colpiti dalle epidemie e dalle devastanti invasioni di quei tempi. La chiesa venne consacrata nell'anno 1667 a S.Maria e S.Francesco.

Per tutta la sua storia il convento fu sottoposto a modifiche legate alle necessità dei Padri, alle calamità naturali (particolarmente grave l'inondazione della Bormida del 1750), agli interventi esterni: varie vicissitudini edilizie furono dovute all'intervento delle amministrazioni comunali. L'avvento dell'esercito napoleonico - con la forzata scomparsa degli ordini religiosi e la vendita dei beni, anno 1802 - segnò un periodo di occupazioni che terminò con la restituzione del complesso all'ordine nel 1816; venne destinato a noviziato e tale fu fino alla chiusura, con due interruzioni dovute alle soppressioni del governo piemontese prima (1855) e del governo italiano poi (1866).

Tra i vari interventi realizzati le importanti opere del 1897, con il rifacimento degli intonaci interni ed esterni della chiesa, decorati dal pittore milanese Rodolfo Gambini (autore anche della decorazione di S.Maria della Corte, due anni prima), e la ricopertura del pavimento in cotto con "marmette alla veneziana" della ditta Ghilardi di Milano. Forse durante queste opere sono stati modificati i capitelli originari della facciata.

Nel 1960 i novizi vengono trasferiti a Novara dalle autorità ecclesiastiche e il convento viene definitivamente soppresso l'anno dopo: nel 1973 viene venduto al Comune di Castellazzo. Attualmente gli spazi dell'ex-convento sono stati ristrutturati e destinati ad edilizia residenziale e commerciale; la chiesa è adibita ad aula pubblica.


Tornando verso il centro del paese, si percorre il perimetro del Castello e si raggiunge, tramite via Gasti (già via Paradiso) la chiesa della SS. Trinità di via Roma.