Indirizzo: via Roma angolo Spalto Martiri della Libertà -
Il primo oratorio della confraternita della Trinità venne costruito nelle vicinanze (e forse con gli stessi materiali) della chiesa di S.Andrea di Gamondio, presso la porta di S.Lazzaro; già nel 1563 la Trinità compare nei catasti.
Nel 1781 questa è la situazione dell'oratorio: "v'è un pavimento tutto rotto, alcuni banchi annosi tarlati che quasi stanno per cadere, un'Altare miserabile": se ne decide il rifacimento, forse anche per lo stimolo (e chissà, il senso di colpa) dovuto alla repressione vescovile seguita alla rissa scandalosa per il “Porto del Venerando Simulacro di Gesù Cristo risorto”, durante la processione del 5 aprile 1779. In quell'occasione tre confratelli della SS.Trinità si disputarono il trasporto della statua di Gesù Cristo a colpi di falcetta e coltello, inseguendosi per le campagne e profanando anche il Santuario ; il vescovo De Rossi tre giorni dopo dispose di proibire al curato di S.Martino (alla cui parrocchia la confraternita apparteneva) e a tutti i confratelli la partecipazione alle future processioni: “... che se non basterà a contenerli questa provvidenza, ci vedremo costretti nostro malgrado a cercarne altre con implorare a tale effetto l’ajuto del braccio Secolare”.
Gerolamo Buzzi, storico locale ottocentesco, dà un'indicazione sulla data dei lavori di ricostruzione dell’oratorio, riportando che la chiesa di S.Rocco "servì nel 1790 per uffiziatura della Veneranda Confraternita della Ss.Trinità ... finchè fosse ricostruita la suddetta chiesa". Le assonanze sia interne che esterne tra l'odierno oratorio e quello - scomparso - di S.Michele fanno propendere per l'attribuzione della chiesetta della Trinità all'architetto Giuseppe Zani di Alessandria.
All'interno segnaliamo la scultura processionale del Cristo Risorto, databile al 1760 circa.
Uscendo dalla Trinità pieghiamo a destra in via Roma e,in cinque minuti, siamo all'inizio di via Boidi: a sinistra dell'edicola che ricorda la scomparsa chiesa di San Rocco si apre la piazza della chiesa di San Carlo.
