Chiesa della SS. Pietà


Secondo una trascrizione ottocentesca di una cronaca di fine Quattrocento, una prima confraternita della Pietà sarebbe esistita
fino al 1298, per poi riprendere l'attività nel 1496 quando ai confratelli fu "consegnata la Chiesa devotissima di S.Sebastiano situata in Borgo Nuovo appresso alla SS. Pietà in Castellazzo", con l'obbligo di prendersene cura; l'ampliamento dell'oratorio sarebbe avvenuto ai danni di una chiesa di S.Sebastiano in Borgo Nuovo, assai distante e quindi diversa dalla chiesetta di oggi. 

I "disciplinanti" di S.Maria della Pietà ricompaiono nel catasto 1563Il loro oratorio fino al Settecento era affiancato verso l'attuale via Oslavia dall'ospedale di S.Caterina (ben individuabile sui catasti seicenteschi) e fronteggiato dall'oratorio della confraternita di S.Croce, dalla facciata talmente simile da poterlo sospettare contemporaneo nell'elevazione. Quest'ultimo oratorio è stato convertito in abitazione a metà del secolo XX ed ancora conserva tracce della precedente destinazione.

L’oratorio della Pietà, che soffrì notevolmente i danni delle due guerre mondiali del Novecento durante le quali fu utilizzato come magazzino e dormitorio dalle truppe, è tutt'ora consacrato e custodisce otto statue policrome, facenti parte di un gruppo ligneo raffigurante il Compianto del Cristo morto, risalenti alla fine del XV secolo e poste sotto la mensa dell’altare. 

Inoltre, la Pietà a Natale ospita un presepe meccanizzato, frutto ormai tradizionale della fantasia e del lavoro degli abitanti del cosiddetto "borgo nuovo". 


Proseguendo verso Castelspina, in via Diaz si svolta a sinistra in via Milite Ignoto, dove si trova il Parco delle Rimembranze con la chiesa di Santo Stefano.