Chiesa di Sant'Antonio Abate


La confraternita di S.Antonio Abate è l'unica allo stato delle ricerche ad avere per certo posseduto due chiese contemporaneamente. 

Infatti già nel 1563 viene registrata nel quartiere di Pigliano la "giesa" di S.Antonio, e la proprietà dei confratelli di un terreno "al Riviario", presso un campo dei confratelli dell'Annunziata; il "Riviario" era la regione del "Raviaro", dove la Bormida aveva creato un'isoletta raggiungibile dalla strada per Castelspina. Nella visita pastorale del 1584 viene trascritto sia l'oratorio di S.Antonio nel paese, che una chiesa ("diruptam") fuori dalle mura dell'abitato.
Attualmente sulla via per Castelspina, sul fianco di una casa bianca, si può ancora vedere un dipinto murale raffigurante S.Antonio Abate con croce e campanella, in ricordo della vecchia chiesa.

Nello stesso catasto del 1633 la chiesa del paese viene indicata insieme al fosso ora interrato e al "sito vacuo" attiguo (lo spiazzo laterale ora verso via Gorizia). Nel 1699 questo oratorio viene ricostruito, quasi certamente con i materiali ricavati dalla demolizione del precedente e forse sulle stesse fondazioni. 
Il risultato della ricostruzione è quanto vediamo oggi, con piccole modifiche come la nicchia esterna sul fianco sinistro ed abbellimenti come la zoccolatura di facciata in mattoni, presumibilmente databile tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento.

All'interno segnaliamo il crocifisso processionale, risalente al terzo quarto del secolo XV, posto sulla muratura sinistra.


In fondo a via Lanzavecchia si apre via Verdi: pochi metri sulla destra ed ecco la chiesa della SS. Pietà.