Il torrione


Castellazzo conserva ancora il tracciato delle mura precomunali (secoli XI-XII, vedi Torre dell'Orologio) e delle mura erette per conto di Ludovico il Moro, alla fine del secolo XV.
Il cosiddetto torrione appartiene alla cerchia difensiva quattro-cinquecentesca;
altre torri, di minore dimensione, esistevano insieme ad un ampio tratto di mura fino ai primi del Novecento lungo spalto Crimea, fino alla porta Santo Stefano o di Borgonuovo (lo slargo tra via Verdi e gli spalti, ancora oggi chiamato "ponte di Borgonuovo"), di cui ci è giunta un'immagine ottocentesca.
Il percorso pentagonale delle mura di Ludovico il Moro coincide con gli "spalti" (viali dal nome più che eloquente) che oggi circondano l'abitato.
Oltre alla porta di Santo Stefano, le altre porte quattro-cinquecentesche - individuabili dalle cronache degli annalisti - erano situate presso la chiesa della Trinità di via Roma (porta San Sepolcro o Trinità), presso l'incrocio tra spalto Castelfidardo e via Carlo Alberto (porta San Giacomo o San Michele), presso l'incrocio tra spalto Palestro e via XX Settembre (porta Pigliano).