Scomparsa chiesa di San Rocco

Indirizzo: all'inizio di via Roma

Nel catasto 1563 per la prima volta viene citata "nel q.ro di S.Lazzaro ... la chiesa di Santo Roccho"; e circa vent'anni dopo il vescovo Parravicini la visita: "nel quartiere di S.Lazzaro, presso l'oratorio della Santissima Trinità, si trova nella via pubblica la cappella di S.Rocco, indecente senza muro né cancello ...".
L'oratorio di S.Rocco fu ricostruito in dimensioni maggiori a seguito della peste del 1630-31, come segno di devozione della comunità della Contrada Grande - l'odierna via Roma - risparmiata dall'epidemia.
L'oratorio era ricavato presso una vecchia porta di fortificazione, i cui resti erano ancora esistenti alla fine del Settecento; negli anni Trenta del Novecento durante lavori in abitazioni private si riscontrarono avanzi di fortificazioni, lungo la cerchia che dalla Piazzetta dei Vallori (poco oltre S.Rocco) tramite via Gamondio ancora porta alla chiesetta di S.Sebastiano.
S.Rocco fu demolito nel 1922. Era abbandonato da anni, e in tale stato da essere dichiarato antiestetico persino dal parroco di S.Martino; per evitarne il crollo improvviso il Comune deliberò la demolizione ordinando l'erezione di un'edicola sul sedime dell'attigua sagrestia; "siccome la nuova costruzione non era riuscita di sommo gradimento della Commissione di edilizia ne veniva deliberata la demolizione, e la statua del Santo che ivi doveva essere posta alla venerazione del pubblico, veniva in seguito collocata nella nicchia ove si trova attualmente" (Bartolomeo Ferraris sul Bollettino del Santuario, maggio 1935).